Uno striscione contro il giornalista di Repubblica e il deputato del Pd è stato appeso fuori dallo stadio dagli ultrà neonazisti Blood&Honour di Varese. «Le autorità facciano luce su quanto accaduto e individuino e sanzionino gli autori del vile gesto», dicono il segretario Lorusso e il presidente Giulietti.
«Berizzi e Fiano siete lo schifo ‘italiano’». Questo l’ultimo striscione di insulti contro il giornalista di Repubblica, il cui nome è stato associato a quello del deputato del Pd, appeso questa volta fuori dallo stadio ‘Ossola’ dagli ultrà neonazisti Blood&Honour di Varese. Lo striscione è stato poi rimosso e sequestrato dalla Digos, come riferisce lo stesso giornalista denunciando il fatto su Twitter.
«Ancora una volta la Federazione nazionale della Stampa italiana si schiera al fianco di Paolo Berizzi e condanna con forza l’ennesimo atto ostile nei suoi confronti. Berizzi, che vive sotto scorta per via delle minacce ricevute, ha la sola ‘colpa’ di aver raccontato con il suo lavoro un fenomeno, quello del riemergere delle frange neonaziste e neofasciste, che dovrebbe preoccupare chiunque abbia a cuore la democrazia», commentano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
«Esprimiamo la solidarietà del sindacato dei giornalisti anche a Emanuele Fiano – proseguono – e a tutti coloro che finiscono nel mirino di chi non rispetta le diversità. Auspichiamo che le autorità preposte facciano luce su quanto accaduto e individuino e sanzionino gli autori del vile gesto».